In occasione dell’iniziativa “Domenica nel borgo” di qualche anno fa, ho scelto di visitare Navelli, conosciuto come il borgo dell’oro rosso.
Immerso nel bucolico altopiano verdeggiante e con più di 500 abitanti, passeggiare per le silenziose strade del paese è quanto più rilassante possiate immaginare in una fresca domenica primaverile.
Non di meno l’instagrammabilità di vicoli e case che nascondono particolari davvero suggestivi.


Cosa vedere
Chiesa parrocchiale di San Sebastiano
Accessibile con doppia scalinata Seicentesca che porta al loggiato che regala un bellissimo panorama. All’interno sono presenti intagli rappresentanti santi e madonna, volte ricoperte di stucchi e statue in legno.

Chiesa della Madonna del Rosario
Presenta sei altari arricchiti da dipinti e stucchi, organi realizzati dal Fedri del 1782, la pala raffigurante la Crocifissione del Seicento. Ma ciò che rende davvero particolare, oltre alle volte affrescate magnificamente, è l’ oratorio della Confraternita del SS. Rosario costruito in legno.

Palazzo De Roccis
Un viaggio nell’ Ottocento fatto di soffitti decorati da dipinti e pavimenti a mosaico.


Palazzo Santucci
Palazzo fortificato con cortile interno al centro del quale è ubicato un pozzo cisterna e composto da vari piani. Oggi principale centro artistico e culturale di Navelli.


L’oro rosso
Sto parlando dello zafferano di Navelli ottenuto attraverso la lavorazione di fiori viola con bulbi rosso scarlatto che nei mesi di ottobre e novembre colorano la piana sottostante.
Vi sarete sicuramente chiesti a cosa mi riferissi quando ho parlato di “oro rosso”. Due indizi: ha ricevuto la DOP (denominazione di origine protetta) nel 2005 ed è conosciuto in tutto il mondo.
Sicuramente uno dei più buoni mai mangiati e, se vorrete fare una visita da queste parti, protagonisti della famosissima sagra dei ceci e dello zafferano che si svolge ogni anno ad Agosto.
Civitaretenga
Frazione di Navelli arroccata su un colle domina l’altopiano e la sua posizione, così come la maggioranza dei paesi vicini, aveva una funzione difensiva.
Sin dal XII è presente una comunità ebraica che darà poi origine al ghetto ebraico oltre ad una torre facente parte dell’antico castello e diverse chiese. Purtroppo il terremoto del 2009 ha provocato anche qui gravissimi danni come il crollo della torre e serie lesioni alle chiese e alle case arroccate. Ad oggi è ancora in corso la fase di ricostruzione.
Una menzione speciale agli affreschi presenti all’interno della Chiesa Sant’Egidio, assolutamente da vedere.

Uscendo dal paese merita una visita il convento di Sant’Antonio (oggi ostello sul tratturo) con affreschi e chiostro esterni davvero suggestivi.

Scesi sull’Altopiano non si può non visitare la chiesa della Madonna delle Grazie esempio di architettura religiosa legata alla transumanza (sorge infatti all’incrocio di due antichi tratturi: L’Aquila Foggia e Centurelle-Montesecco) e la chiesa di Madonna del Campo, molto amata dai fotografi per la sua posizione al centro di campi fioriti.


Bonus
Mucche carine e coccolose da cartolina.

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