Avete mai cercato un luogo immerso nella natura e che trasuda misticismo? Un luogo nascosto dove poter liberare la mente e curare il corpo? In Abruzzo c’è e mi riferisco all’Eremo di San Venanzio. Di certo avrete sentito parlare di eremi più famosi ma credo che questo piccolo angolo di paradiso li batta ad occhi chiusi.


L ‘eremo di San Venanzio sorge all’interno della Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio, scavate dal fiume Aterno tra i monti Urano e Mentino. Imponenti pareti rocciose cadenti a strapiombo sul fiume spumeggiante tra le rocce e la fitta e rigogliosa vegetazione regalano uno spettacolo unico.


Raggiungibile dopo aver superato la città di Raiano (AQ), l’eremo vi accoglie con una piccola chiesa risalente al XV-XVII secolo che comprende l’accesso alla Scala Santa che conduce ad una piccola grotta dove i fedeli vedono nelle forme della roccia l’impronta del corpo di San Venanzio che si convertì al cristianesimo intorno alle metà del 1200 e che scelse di ritirarsi in preghiera nell’eremo.
Scendendo le scale si raggiunge dapprima la cappella delle Sette Marie che custodisce un Compianto in terracotta, risalente al 1510 e successivamente il luogo di preghiera e riposo del santo.


Tradizione vuole che distendendosi su un’area scavata nella roccia posta al lato d’ingresso del luogo, considerato il giaciglio del santo, si possano curare i dolori artritici grazie alla litoterapia naturale. A poca distanza vi è anche il cosiddetto sedile di Santa Rina che, identificabile grazie a piccoli affreschi, se usato può alleviare i dolori renali.
Ora, che siate devoti o meno (come nel mio caso), l’Eremo di San Venanzio è un balsamo per l’anima e il corpo dato che offre numerosi percorsi naturalistici che vi permettono di scoprire meglio la zona.


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